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traguardi "ambiziosi"... ma forse nemmeno troppo.


 ..."Voglio che capiate che questa non è chirurgia generale in miniatura, questi sono i piccoli umani, questi sono bambini! Loro credono nella magia, giocano a fare finta, nelle sacche di soluzione salina c'è la polvere di stelle.. Loro sperano e incrociano le dita ed esprimono desideri, e questo li rende più forti degli adulti, guariscono prima, sopravvivono al peggio.. Loro credono! In pediatria ci sono i miracoli e la magia.. In pediatria tutto è possibile"....


..."In quanto chirurghi siamo sempre concentrati sui nostri pazienti. Ma quando il paziente è un bambino non siamo solo concentrati, siamo anche responsabili. Responsabili del fatto che quel bambino sopravviva, che abbia un futuro. E basterebbe questo per terrorizzare chiunque"...


ok, sono completamente in overdose da Gray's Anatomy, lo ammetto.
adoro questa serie tv e ogni volta che la guardo accende sempre di più in me,  l'intenzione che ho già da tempo di diventare medico dopo questi due anni di scuola superiore.
in effetti a 17 anni si è ancora adolescenti e ci si lascia influenzare molto facilmente perchè non si hanno le idee chiare eppure non è solo una serie tv che mi porta a voler fare il medico. è qualcosa che mi frulla nella mente già da un po di anni ormai.
i giovani di oggi preferiscono studiare poco, uscire dalla scuola con il diploma e cercarsi subito un lavoro e in effetti, mi rendo conto che facoltà universitarie come medicina e chirurgia che richiedono molti anni di studio ( 6 di cui due di tirocinio sul campo) e anche molti sacrifici perchè si rinuncia pur sempre a sei anni della propria vita  ( anche di piu nel momento in cui si inizia a lavorare) che si potrebbero spendere in ben altre cose, ma la soddisfazione nel momento in cui riesci nel tuo lavoro credo sia incomparabile.
a spingermi a credere sempre di più in questa mia scelta sono stati anche i medici e le infermiere  del mio reaprto che nel dedicare cura ai bambini/ ragazzi sono davvero straordinari. prendono a cuore ogni paziente e lo accompagnano nel loro percorso contribuendo anche alla loro crescita interiore e non solo iniettandogli del veleno per guarirli.
i ragazzi guariti del mio reparto ma anche quelli che stanno tutt'ora affrontando le cure, non smettono mai di ripetere di essere capitati davvero in un ottimo ospedale.
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 ho veramente incontrato persone speciali che hanno dato la forza a me e ai miei genitori di lottare, di non arrendersi anche quando mancava la forza di alzarsi dal letto, quando ho cominciato a aperdere i capelli e a vomitare anche l'anima.. dentro ero forte. tutto questo mi faceva paura ma l'ho affrontato con coraggio e da allora, la fobia degli aghi me la sono fatta passare... da allora, non ho piu il terrore di un prelievo nemmeno di  quelli piu invasivi.
e tutto questo sono riuscita ad affrontarlo grazie ai medici, alle infermiere, ai volontari, alle associazioni e tutte quelle persone ed organizzazioni che si occupano dei piccoli pazienti.
 non sarei la ragazza che sono ora se non fossi uscita vincente da questo percorso... e non avrei questa grandissima voglia di aiutare chi vive nella malattia.

voglio diventare medico e salvare vite umane. ma per ora, penso a restare con i piedi a terra e
superare questi due anni. intanto, mi dedicherò dall'anno prossimo ad una attività di volontariato insieme a mia madre nel mio reparto di ematologia  con ABIO BRIANZA http://www.abiobrianza.org/click.asp per aiutare i bambini e i genitori che si torvano a dover vivere sitazioni non proprio facili e in questo nuovo progetto, ho intenzione di metterci tutta l'attenzione, l'impegno e l'amore che può dare solo chi si è trovato "dall' altra parte" ma soprattutto, dare una concreta dimostrazione che al giorno d'oggi si  può guarire.
l'unica cosa che mi preocupa leggermente è   il dolore che sicuramete riproverò  rientrando in reparto ma in fin dei conti...ce la posso fare. è quello che voglio.

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