Il seno
Il seno è composto di grasso, tessuto connettivo e ghiandole tivise in lobi.Una rete di dotti si estende dai lobi verso il capezzolo. Se hai un carcinoma duttale in situ (DCIS), le cellule tumorali si trovano all'interno di questi dotti.
Grandezza e densità del seno
I seni di solito non sono della stessa grandezza. Potrebbero essere diversi in momenti diversi del mese - in alcuni periodi possono risultare nodosi.Potresti aver sentito parlare o letto riguardo la "densità del seno". Questa cambia con l'età. Le donne più giovani hanno più tessuto ghiandolare nel seno, il che le rende più dense. Dopo la menopausa, il tessuto ghiandolare viene sostituito da grasso, che è meno denso. Durante uno screening al seno è più difficile leggere un mammogramma se il tessuto del seno è denso. Così i mammogrammi non sono disponibili per le donne più giovani. Gli specialisti hanno scoperto che le donne più anziane che si sottopongono a terapia ormonale (HRT) hanno seni più densi. Questo non è un problema in sé, ma può rendere i mammogrammi meno accurati per queste donne.
Impara a conoscere il tuo seno nel tempo. Impara quali cambiamenti naturali avvengono durante il tempo (ad esempio quando hai le mestruazioni). Guarda il tuo seno quando ti cambi. Oppure palpalo ad esempio quando fai la doccia. Cerca dei cambiamenti che sembrano inusuali per te. Se senti dei cambiamenti insoliti, vai dal dottore il prima possibile.
Le ghiandole linfatiche e il sistema linfatico
una "coda" di tessuto del seno, sotto la pelle, porta all'ascella. Le ascelle hanno molte ghiandole linfatiche, conosciute anche come linfonodi. Il seno è circondato di linfonodi, che sono parte del sistema linfatico. Esiste anche una catena di linfonodi che va verso il centro del torace, dallo sterno. Questa è chiamata "catena mammaria interna".Il sistema linfatico è composto di una rete di ghiandole linfatiche, connesse attraverso il corpo da piccoli tubi (vasi) chiamati vasi linfatici. Le ghiandole linfatiche sono parte del sistema di drenaggio naturale del corpo. La linfa è un liquido giallo che scorre attraverso il sistema linfatico ed infine defluisce nelle vene. Questo sistema aiuta a liberarsi dei prodotti di scarto del corpo.
Il liquido presente nelle cellule del tessuto del corpo defluisce nel sistema linfatico ed è rimesso in circolo. Le ghiandole linfatiche sono importanti nella cura del cancro poiché le cellule tumorali che si staccano da un tumore possono essere trasportate da questo fluido ai linfonodi più vicini. Questo è il motivo per cui i dottori esaminano sempre i linfonodi. Se hai il cancro ma i linfonodi non sono stati toccati dalle cellule tumorali, è probabile che il tuo cancro non si sia esteso.
Tenere sempre sottocontrollo il seno
Nonostante gli screening gratuiti promossi dal ministero della salute, molti tumori al seno vengono scoperti per la prima volta dalle stesse donne. Questo ad esempio perché la donna in questione è troppo giovane per essere stata sottoposta a screening al seno. Oppure perché ha superato i 70 anni e non rientra più nel programma di screening gratuito. Oppure il cancro non si era ancora sviluppato quando ha fatto l'ultima mammografia. Comunque venga scoperto il cancro al seno, prima viene diagnosticato, più facile è trattarlo e maggiori sono le chance di guarire completamente.Cosa cercare durante l'autopalpazione del seno
Innanzi tutto bisogna imparare a conoscere il proprio seno, i mutamenti che avvengono in esso durante i vari periodi, così da essere in grado di riconoscere un'eventuale anomalia. Se noti un cambiamento che reputi sospettoso, parlane quanto prima con il tuo medico.Non è necessario esaminare il proprio seno ogni giorno o ogni settimana. Hai bisogno semplicemente di conoscere come appaiono i tuoi seni normalmente, e come cambiano ad esempio quando hai le mestruazioni. Spesso durante il ciclo mestruale il seno risulta noduloso, ma se è così in entrambi i seni non ti devi preoccupare. Semplicemente ricontrolla il tuo seno quando il ciclo è passato. Se i grumi nel seno vanno e vengono con il tuo ciclo mestruale, non c'è niente di cui preoccuparti.
E' più facile controllare il proprio seno nella doccia o in bagno. Passa una mano insaponata sopra il seno e sotto l'ascella.
Ecco i punti da tenere in considerazione:
- Conosci cosa è normale per te
- Guarda e senti con il tatto
- Sappi che cambiamenti cercare
- Riporta ogni cambiamento senza ritardo
- Sottoponiti ad uno screening al seno se hai 50 anni o più
Stai cercando dei cambiamenti nella grandezza, nella forma o nella consistenza del tuo seno. Questo può significare una bogna o una protuberanza, una sporganza o un ingrossamento ovunque nel seno. La maggior parte delle donna ha un seno più grande dell'altro. Devi cercare un cambiamento in grandezza o forma dello stesso seno in confronto all'ultima volta che l'hai controllato.
Se hai ansia o paura
Se sei proccupata riguardo l'autopalpazione del seno, il tuo medico ti può aiutare, parlane con lui. Lui ti dira cosa cercare durante l'autopalpazione, e quali cambiamenti possono essere considerati normali.Noduli nel seno in generale
Il primo sintomo di cancro al seno per molte donne è una protuberanza nel proprio seno. Ma 9 nodi su 10 nel seno (90%) sono benigni. Questo significa che non si tratta di un tumore. Di solito i noduli benigni sono:- Aree dove il seno ha subito dei cambiamenti, causando così dei grumi, ad esempio nelle donne sopra i 35 anni.
- Cisti, sacche di liquido nel tessuto del seno. Queste sono piuttosto comuni.
- Fibroadenoma, un insieme di tessuti ghiandolari fibrosi. Questi sono più comuni nelle ragazze più giovani.
Quando si può trattare di un cancro al seno
Dei cambiamenti che possono essere dovuti ad un cancro al seno sono:- Una protuberanza o un ingrossamento in un'area del seno
- Un cambiamento nella grandezza o nella forma del seno
- La formazione di fossette nella pelle che ricopre il seno
- Un cambiamento di forma del capezzolo, particolarmentse se questo rientra all'interno o diviene di forma irregolare
- Un liquido sporco di sangue dal capezzolo
- Un'infiammazione al capezzolo o all'area circostante
- Un ingrossamento o una protuberanza nell'ascella
Come i noduli al seno, anche questi sintomi non significano necessariamente cancro. Dei capezzoli invertiti, degli sfoghi cutanei ai capezzoli o del liquido sporco di sangue dai capezzoli può essere dovuto ad altri problemi di salute meno gravi. Ad ogni modo è necessario farsi visitare quanto prima da un medico. Potrebbe non essere niente di grave, e la visita medica ti rassicurerà. Potrebbe essere una condizione benigna trattabile facilmente. O se, nel peggiore dei casi, si trattasse di un tumore al seno, avresti molte più probabilità di guarire se vai subito dal medico.
Esiste un tipo di cancro al seno considerato raro che si chiama cancro infiammatorio al seno e che può avere diversi sintomi. Tutto il seno può apparire rosso e infiammato, e può essere molto irritato. Il seno può diventare duro e la pelle a volte acquista un aspetto a buccia d'arancia a causa dei pori che sporgono nell'area infiammata.
Un altro cancro al seno considerato raro caua un'infiammazione al capezzo e intorno ad esso. E' chiamato morbo di Paget. Lo sfogo rosso squamoso può dare prurito. E' simile ad un eczema e spesso viene scambiato erroneamente per questo.
Se individui un nodulo
Vedi il tuo medico immediatamente. Qualsiasi cosa di inusuale nel tuo seno va controllata il prima possibile. Anche se la maggior parte dei noduli al seno è benigna, è necessario sottoporsi a visita medica per escludere la presenza di un cancro al seno.Il tuo medico ti visiterà e, se necessario, ti indirizzerà alla clinica di uno specialista nelle malattie del seno per un controllo più approfondito. In clinica lo specialista sarà in grado di vedere nel mammogramma (radiografia alla mammella) se il nodulo è una ciste piena di liquido o un nodulo solido.
Se è una ciste potrebbe rimuoverla drenando il liquido all'esterno tramite una siringa con un ago molto fine. Se si tratta di un nodulo solido lo specialista inserirà un aco molto fine e prenderà un campione del tessuto per sottoporlo ad un test per vedere se sono presenti cellule tumorali.
Alcune donne preferiscono eliminare i noduli benigni per alleviare le proprie preoccupazioni. Ad esempio per evitare di confonderle con eventuali noduli che potrebbero formarsi in futuro. Ma se tu ed il tuo dottore siete sicuri che il nodulo è benigno, non è necessario rimuoverlo a meno che tu non lo voglia. I noduli benigni non si possono trasformare in tumori.
Se il tuo nodulo è un cancro al seno, prima ti sottoponi ad un trattamento e maggiori saranno le possibilità di guarire completamente.
Il dolore è un sintomo del cancro al seno?
Dolore di solito non significa cancro. Molte donne sane ad un certo punto si accorgono che i propri seni sono nodosi e molli. Ed alcuni noduli benigni al seno sono dolorosi. Molte donne sentono dolore nei loro seni per un po', dopodiché questo svanisce. Potrebbe non esserci una motivazione ovvia per il dolore, persino dopo aver eseguito parecchi test. La maggior parte delle volte il dolore al seno non è causato dal cancro, ma alcuni tumori al seno causano doloro, perciò se sei preoccupata vai dal medico.Quanto è comune il cancro al seno
In Italia quasi 32 milla donne ogni anno scoprono di avere il cancro al seno (48 casi ogni 100 milla abitanti). Il tumore al seno è oggi uno dei tumori più diffusi, nonché il tumore più comune nelle donne. E' stato stimato che ogni ora 4 donne si ammalano di tumore al seno. La maggior parte dei casi di cancro al seno avviene in donne in meno pausa. Purtroppo sono comunque diffusi casi di tumore al seno al di sotto dei 50 anni.Come incide il processo di invecchiamento
Come la maggior parte dei tumori, il rischio di sviluppare il cancro al seno aumenta con l'aumentare dell'età. Le cellule devono "andare a male" per trasformarsi in cellule tumorali. E più viviamo, più tempo c'è perché questo accada. Ovviamente non puoi fare tanto riguardo l'invecchiamento. Ma puoi usufruire del programma di screening nazionale per avere la tua mammografia gratuita se hai dai 50 ai 70 anni.L'incidenza dell'etnia
In generale le donne asiatiche hanno un rischio minore del resto della popolazione di sviluppare un cancro al seno. Probabilmente questo è dovuto allo stile di vita, come la dieta vegetariana è il basso consumo di alcol.Per chi ha già avuto un cancro al seno in passato
Sappiamo che una donna che ha avuto un cancro al seno in passato ha un rischio maggiore di sviluppare un cancro nell'altro seno. Il tuo specialista lo sa bene e ti dedicherà maggiore attenzione. Se ti sottoponi alla terapia ormonale per abbassare il rischio di cancro al seno hai meno possibilità che il tumore si sviluppi di nuovo. Il trattamento ormonale a base di tamoxifen abbassa il rischio di sviluppare un cancro al seno pari al 40%.Casi di cancro in famiglia
Se molti membri della tua famiglia hanno avuto alcuni tipi di cancro potresti avere un rischio maggiore di sviluppare un cancro al seno. Puoi avere un rischio maggiore di sviluppare un cancro al seno nella tua famiglia hai:- Una madre o una sorella che ha avuto il cancro al seno prima dei 40 anni
- Due parenti stretti dalla stessa parte della famiglia che hanno avuto un cancro al seno, delle quali almeno una deve essere una madre, una sorella o una figlia
- Tre parenti stretti con cancro al seno a qualsiasi età
- Un parente stretto con cancro alle ovaie ed uno con cancro al seno, diagnosticato a qualsiasi età, di cui almeno una dev'essere una madre, una sorella o una figlia
- Una madre o una sorella con cancro ad entrambi i seni, di cui il primo cancro diagnosticato prima dei 50 anni
I parenti colpiti da cancro devono essere della stessa parte familiare e devono ovviamente essere parenti di sangue e non acquisiti. Un parente stretto significa un fratello o sorella, figlio, nonno, zio o zia, o nipote.
Se il tuo dottore pensa che hai un rischio elevato di sviluppare un cancro al seno ed hai tra i 40 e i 39 anni, ti verrà offerta una mammografia gratuita annua. Se hai oltre i 49 anni rientri già nel programma nazionale di screening per la prevenzione del tumore al seno, ed il tuo specialista ti offrirà una mammografia ogni 3 anni. Dovresti fare più mammografie quando sei giovane poiché le mammografie sono più difficili da leggere nelle giovani donne, dal momento che il tessuto del seno è più denso. Se hai tra i 30 e i 39 anni le mammografie sono solo raccomendate come parte di uno screening. Le mammografie non sono raccomandate se hai meno di 30 anni ma puoi sottoporti ad altri tipi di screening.
Cancro al seno e geni familiari
Se hai una storia di molti casi di cancro nella tua famiglia, potrebbe esserci un gene difettoso nella tua famiglia che aumente il rischio di sviluppare un cancro al seno. Probabilmente esistono molti geni difettosi che possono aumentare il rischio di contrarre un cancro al seno. E' possibile fare un ters per due di questi, BRCA1 e BRCA2. Il tuo rischio di sviluppare un cancro al seno nella tua vita se hai entrambi questi geni difettosi potrebbe essere dell'85%. il 50% delle donne che ha uno di questi geni difettosi svilupperà un cancro al seno dai 50 anni in su.Ovviamente il rischio cambia da famiglia a famiglia. Avere uno di questi geni difettosi significa che hai più probabilità di avere un cancro al seno di una donna che non ha lo stesso gene difettoso. Ma questa non è una certezza. I geni per qualsiasi caratteristica non sempre si mostrano in un individuo. Questa caratteristica è detta espressione o penetrazione del gene. Il gene BRCA1 è considerato altamente penetrante. Questo significa che prima o poi si svelerà su 85 donne su 100 portatrici di questo gene difettoso. Ma la sua attività può essere influenzata da altri geni, o da altri fattori di rischio per il cancro al seno, così come lo stile di vita o l'esposizione ambientale a sostanze cancerogene.
E' possibile anche fare il test per i geni difettosi TP53 e PTEN, che sono molto più rari delle mutazioni del BRCA, ma possono aumentare il rischio di cancro al seno. Dei geni difettosi rari che possono aumentare leggermente il rischio di cancro al seno sono CHEK2, ATM (Ataxia Telangiectasia mutata), BRIP1 e PALB2. Dei geni difettosi più comuni che aumentano il rischio di cancro al seno molto leggermente sono FGFR2, TNRCP, MAP3K1 e LSP1.
Ricorda, molti cancri al seno nascono per caso. Solo 5 donne ogni 100 colpite da cancro al seno possono essere ricollegate a dei geni difettosi. Più erano anziani i tuoi parenti con cancro al seno, o più sei anziana tu quando hai contratto questa malattia, più è difficile che la causa sia dovuta ad un gene difettoso.
Ormoni sessuali
Gli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni, e gli ormoni maschili, testosterone, possono influire sullo sviluppo del cancro al seno. Le donne tendono ad avere piccole quantità di testosterone. Degli studi dimostrano che dopo la menopausa le donne con livelli di estrogeni e testosterone alti nel sangue hanno un rischio dalle 2 alle 3 volte più elevato di avere un cancro al seno. Prima della menopausa i livelli di estrogeno variano durante il ciclo mestruale e gli studi non hanno dimostrato chiaramente l'influenza di questi ormoni nello sviluppo di un cancro al seno in queste donne. Molti dei fattori di rischio per il cancro al seno possono essere spiegati attraverso il loro effetto sui livelli ormonali.Ciclo mestruale e cancro al seno
Se hai iniziato ad avere il ciclo mestruale (menarca) ad un'età molto precoce hai un rischio maggiore di avere un cancro al seno. Lo stesso se hai raggiunto la menopausa tardi con l'età.Avere figli diminuisce il rischio di avere un cancro al seno
Le donne che hanno figli hanno un rischio leggermente minore di essere colpite da un cancro al seno. E più eri giovane quando hai avuto il primo figlio, più basso è il rischio di avere un cancro al seno.Terapia ormonale
Sino a poco tempo molti dottori pensavano che i benefici della terapia ormonale (HRT) superassero i rischi (come ad esempio i problemi cardiaci). Ma nel 2003 dei ricercatori inglesi hanno dimostrato per la prima volta che l'HRT combinata (estrogeni e progesterone) aumenta il rischio di cancro al seno più di una HRT a base di soli estrogeni. Prima che questo studio fosse pubblicato, gli esperti pensavano il contrario. Questo studio ha salvato più di un milione di donne.Finora lo studio ha seguito le donne per soli 4 anni. Ma i ricercatori stimano che ci siano 5 tumori al seno in più per ogni mille donne che assumono estrogeni e progesterone combinati per 10 anni. La buona notizia per le donne che si sono già sottoposte alla terapia ormonale è che il rischio sembra normalizzarsi entro 5 anni da quando si è interrotta la terapia.
Uno studio Americano del 2006 dice che il rischio di avere un cancso al seno diventa più significante dopo essersi sottoposte ad HRT a base di soli estrogeni per 20 anni. Questo documento stima un rischio maggiore del 40%, il che significa circa 14 cancri al seno in più su mille donne che si sono sottoposte a terapia ormonale a base di estrogeni per 20 anni.
Usare l'HRT per gestire i sintomi della menopausa è una decisione molto personale. Dovresti parlarne con il tuo medico. La terapia ormonale abbassa il rischio di avere problemi come l'osteoporosi ma aumenta il rischio di infarto e di cancro al seno.
Altre ricerche mostrano che il rischio di avere un cancro al seno aumenta ancora di più se bevi molte bevande alcoliche mentre segui una terapia ormonale.
La pillola anticoncezionale
La pillola contiene estrogeni, che possono stimolare la crescita delle cellule tumorali di un cancro al seno. In teoria l'assunzione di estrogeni potrebbe innescare lo sviluppo di un cancro al seno. Molti studi hanno cercato di dimostrare se la pillola può aumentare il rischio di sviluppare un cancro al seno. Una visione generale di queste ricerche sembra confermare che esiste un rischio leggermente maggiore di avere un cancro al seno quando si prende la pillola anticoncezionale. Ma il rischio si normalizza dopo 10 anni dall'ultima assunzione. Bisogna però aggiungere che la pillola sembra ridurre il rischio di altri tumori, come il cancro alle ovaie.Tuttavia un recente studio in Inghilterra su un campione di 47.000 donne non ha mostrato nessun aumento del rischio di avere un cancro al seno nelle donne che prendono la pillola contraccettiva. Tuttavia in questo studio sono stati utilizzati tanti tipi diversi di pillola contraccettiva, di cui alcuni molto vecchi. Così è difficile applicare questi risultati alle donne che prendono i tipi di pillola più moderni.
La pillola è cambiata molto con il passare degli anni. Prima conteneva più estrogeni e progesterone di adesso. Così i vecchi tipi di pillola possono avere un effetto diverso sul rischio di avere un cancro al seno. Altri studi hanno cercato di ripetere la ricerca basandosi su altri tipi di pillola ma non si è giunti ad una conclusione sicura. Alcuni studi hanno mostrato un rischio maggiore di avere un cancro al seno con le pillole più vecchie, ma si è ancora molto lontani dall'averne la certezza.
E' comunque importante ricordare che il cancro al seno è raro nelle donne più giovani, che poi sono quelle che usano di più la pillola. In questo caso un piccolo aumento del rischio dovuto alla pillola è spesso trascurabile.
Malattie benigne al seno
Esistono tre tipi di condizioni al seno non cancerogene (benigne)- Non proliferative
- Proliferative senza atipia
- Proliferative con atipia (iperplasia atipica)
Le malattie al seno che non crescono e dove le cellule non si dividono sono dette "non proliferative" e di solito non aumentano il rischio di cancro al seno. Ma se hai avuto molti casi di cancro al seno nella tua famiglia il rischio di avere un cancro al seno può aumentare leggermente.
Dei noduli al seno con una crescita eccessiva di cellule (proliferazione) ma senza cellule anormali (atipiche) aumentano il rischio di cancro al seno dall' 1,5 alle 2 volte.
Circa 1 nodulo al seno su 20 (il 5%) mostra un' "iperplasia atipica". Questo significa che le cellule non sono tumorali ma crescono in modo anomalo. L'iperplasia atipica aumenta il rischio di sviluppare un cancro al seno di più di 4 volte. L'iperplasia atipica è poco comune e se non ti è stato detto che il tuo nodulo al seno mostra questi cambiamenti, probabilmente è così. Ma se hai il dubbio chiedi al tuo medico di verificare negli esami della biopsia.