stamattina ho aperto l'armadio dei vestiti in camera mia per scegliere cosa mettermi come ogni mattina e ad un certo punto da dietro un vestito ecco che vedo sbucare una testina di polistirolo...
già, quella tesina di polistirolo che tanto ho odiato quanto amato..
la testina di polistirolo che sorregge quella che è stata la mia parrucca.
la perdita di capelli quando fai terapia, è forse l'effetto collaterale più duro da accettare perchè è quello ce ci mette a nudo difronte agli altri. è quello che immediatamente ci classifica come malati di cancro ma soprattutto, contribuisce a renderci ancora più consapevoli che il nostro corpo, quello che avevamo sempre considerato nostro alleato e che eravamo convinti di poter spingere oltre ogni limite, è un vigliacco traditore che si sta facendo lentamente avvelenare dai farmaci anti tumorali.
ho sempre odiato i miei capelli, li volevo lisci a tutti i costi e invece poi quando realizzi e ti prepari all'idea che ti dovranno cadere, un po i tuoi ricci ti mancano!
credevi di avere la possibilità di essere quell' "uno su un milione" che non perderà i capelli e invece poi...non è cosi.
mi ricordo che quando ho cominciato a vedere i miei ricci che cadevano a ciocche ho preso la decisone netta di tagliarli a zero e confesso che la parte più complicata è stata quella di affrontare gli sguardi della gente che ti osservava come fossi una bestia da circo o ancora peggio, ti osservava come se stessi per morire da un momento all'altro e fosse dispiaciuta per te che avrai vissuto solo 16 miseri anni della tua vita...
in realtà io ero così perchè stavo guarendo!
però alla fine, diversamente da quello che si può pensare, non sono corsa a comprarmi una parrucca di finti capelli che oltre a non farmi sentire me stessa ma solo farmi apparire "normale" agli occhi degli altri, mi avrebbe fatto sudare e dato fastidio visto che era estate.
così, ho deciso incoraggiata dalla mia famiglia e dai miei amici di non comprare nessuna parrucca ma di indossare semplicemente dei bei cappellini leggeri che ancora oggi conservo nell'armadio e che mi facevano sentire me stessa.
non volevo assolutamente essere schiava di qualcosa che fingeva che tutto era esattamente come prima perchè non era cosi.
durante i mesi delle terapie fino circa ottobre quindi , ho cercato in tutti i modi di fare uscire la mia femminilità in mille altri modi diversi nonostante l'autostima in quel periodo, scendesse sotto zero.
per esempio potevo uscire tranquillamente con un bel paio di orecchini giganti che mi valorizzassero il viso senza apparire volgare, potevo cambiare cappellini mille e mille volte in base al look e tante altre cose.
perchè la femminilità di una donna non sta solo nei capelli.. le chiome fluenti sono sempre piaciute agli uomini perchè sono sempre state simbolo della femminilità ma si può imparare a vedersi belle e femminili anche seza capelli. in questi momenti bisogna cercare di vedere l'accaduto come una tappa obbligatoria nel proprio percorso per poi raggiungere il traguardo e dare il benvenuto ai nuovi (bellissimi) capelli.
tutto questo fino ad ottobre circa..
ad ottobre ( appena finite le terapie), ho dovuto comprarla per forza per questioni di sopravvivenza perchè cominciava a fare freddo e non volevo che la mia testolina si trasformasse in un ghiacciolo quindi l'ho presa.
l'ho comprata del mio colore di capelli e un po più corta rispetto ai miei naturali ma comunque abbastanza da coprirmi le spalle.
l'ho usata fino a circa inizio dicembre, quando finalemente ho deciso di toglierla e andare..
i capelli erano cortissimi e ancora non molto folti ( soprattutto ai lati) ma per me erano già tanti! avevo veramente voglia di spaccare tutto, di andare e di farmi vedere per quella che ero.
e a mio parere non c'è niente di più bello al mondo che vedere una persona che anche con i capelli corti si sente bene con se stessa e sorride dopo tutto quello che ha passato..
insomma, i capelli e tutti gli spiacevoli effetti collaterali che le terapie portano con se sono solo passaggi temporanei, poi torniamo ad essere quelli di prima agli occhi degli altri.
è dentro di noi che troviamo il vero coambiamento.
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