ero su facebook oggi pomeriggio e curiosando tra le tante pagine ho incrociato quella di una mia compagna di classe.
mi sono sofferamta su di un link in cui lei stessa raccontava del calvario della sua migliore amica che ha dovuto affrontare un cancro ai polmoni ma purtroppo un anno fa, la malattia ha vinto e lei è stata strappata alla sua vita da adolescente.
come lei tanti ragazzi, TROPPI, ancora oggi non ce la fanno a vincere e il cancro spegne il loro sorriso.
oggi come oggi, troppe famiglie e troppi ragazzi si trovano ad affrontare la morte del loro amico / figlio.
a loro va tutta la mia ammirazione.
mi sono sempre trovata dall' altra "sponda", sono sempre stata io quella malata... non so e non voglio sapere nemmeno cosa si può provare vedendo qualcuno a cui vuoi bene stare cosi male. tantomeno voglio sapere cosa si può provare vedendo il cancro portarseli via.
gli amici e la famiglia sono i nuclei che ancora prima del malato stesso, risentono in prima persona della malattia.
mi ricordo come fosse oggi la reazione dei miei genitori ( come se il mondo gli fosse crollato addosso), ricordo la loro rabbia, angoscia, senso di ingiustizia e impotenza difronte alla frontiera estrema della vita.
avere un figlio malato si sa, è una delle cose peggiori che la vita possa riservare ad un genitore.
oltre alla famiglia poi, anche le mie migliori amiche ne hanno risentito molto.
le ho viste piangere e stare male insieme a me e le ho viste ridere e gioire quando finalemnte è finito l'incubo.
ma soprattutto le ho viste crescere insieme a me...
da queste esperienze non si smette mai di imparare e soprattutto non si smette mai di cercare di vivere meglio ogni giorno.
tutti loro sono stati fonte di grande forza e pazienza nel didicarmi tempo e aiutarmi quando stavo male .. erano li quando ho perso tutti i miei capelli, erano li anche quando l'ignoranza della gente ostacolava con momenti di sconforto e grande rabbia, il mio percorso da adolescente guerriera.
sono sempre stati li anche durante i lunghi esami e i tanti ricoveri.
sono convinta che anche la mia carissima compagna di classe prima o poi, supererà questo immenso dolore e potrà ricordare la sua migliore amica come la persona forte che era.
una persona che( sono convinta) fino all'unltimo, ha lottato per cercare di continuare a vivere e se non ci è riuscita, non vuol dire che il cancro sia stato più forte di lei.
situazioni del genere sono difficili da accettare sia per il malato che per chi gli sta vicino ma la dura realtà è che le persone muoiono in continuazione e noi non possiamo farci niente... forse,solo ringraziare la vita di averci dato un'altra possibilità.
e per ora, non ci resta che sognare una vita senza cancro.
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