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anniversario dolce-amaro.

oggi, 28 Aprile di due anni fa mi veniva comunicata la diagnosi di tumore.
tutti quei momenti precedenti e anche antecedenti alla fatidica data sono impressi nella mia mente come ricordi molto molto chiari.
mi ricordo quel giorno di metà aprile e la corsa al pronto soccorso.. quella "massa" sospetta di 11 cm tra i due polmoni e altre più piccole nel collo che mi deviavano la trachea senza farmi respirare e deglutire bene, quei valori del sangue sballatissimi che se andavo avanti un altro po' cosi, mi dovevano trasfondere sangue d'urgenza ( avevo meno di 9 di emoglobina e  i globuli bianchi  e la VESS cresciuti all'impazzata),  mi ricordo della prima entrata in reparto, quando ancora dovevano essere fatti tutti gli accertamenti del caso ed io ero  ignara di tutto.. l'impressione che ho avuto la prima volta che ho messo piede nel reparto di ematologia pediatrica non è stata delle migliori.  mi ricordo che ero spaventata e avevo paura perchè vedevo tutti questi bambini senza capelli che giravano per i corridoi sempre con il sorriso sulle labbra ed io che mi sentivo quasi fuori luogo a girare per i corridoi sfoggiando la mia chioma nera molto lunga e ricciolona, senza flebo attaccate al braccio ma ammettiamolo, con una grande e fottuta paura di fare la stessa fine di quei bambini.

di quei momenti mi ricordo le chiacchierate con la madre della mia migliore amica che lavora in ospedale e che appena poteva saliva a trovarmi.. e cosi capitava pure che mi portasse con la sedia a rotelle in giro per l'ospedale per i vari esami parlando del più e del meno.
mi ricordo la biopsia del linfonodo sovra- claveare destro con conseguente cicatrice che ancora oggi ho sul collo ma che mi ricorda costantemente la guerriera che sono stata , l'aspirato del midollo dalle creste iliache e quel drenaggio fastidiosissimo che è stata parte integrante di me per ben due giorni fino a che l'otorino non è arrivato e me lo ha letteralmente strappato dal collo mentre mi facevo forza stringendo la mano alla dottoressa ( sensazione orrenda!) e quello stordimento pazzesco post-anestesia...
come dimenticarsi anche  delle visite che mi facevano quasi ogni giorno le mie migliori amiche.. di come mi facevano sentire a casa mia nonostante fossi in un letto di ospedale e non potessi nemmeno aprire le finestre perchè le camere erano anti-settiche.
loro mi facevano stare bene anche in quella situazione. un ricordo che mi è rimasto impresso è stato quando di nascosto hanno rubato due guanti da infermiere e li hanno gonfiati come palloncini per poi chiuderli con un nodo e scriverci su due dediche davvero bellissime . o ancora quando guardandomi negli occhi e rassicurandomi prima dell'operazione mi hanno detto: "la prossima volta che ti verremo a trovare all'ospedale sarà solo quando avrai degli splendidi bambini" ... poi non fu esattamente cosi ma non importa.

poi mi ricordo le dimissioni in attesa del referto... mi sentivo un po' più sollevata e libera in un certo senso ma avevo comunque l'ansia costante che l'ospedale mi chiamasse..
ed infine i miei ricordi arrivano proprio li. al 28 aprile 2011 erano circa le 15/16 di pomeriggio.
arrivarono due dottoresse molto gentili che presero me ed i miei genitori distintamente ( avrei voluto vedere la reazione dei miei al momento, non lo nascondo)e guardandomi negli occhi mi dissero molto tranquillamente e rispettosamente la diagnosi. mi dissero delle terapie che avrei dovuto  affrontare ( io che la chemio la sentivo nominare solo quando mio padre parlava del tumore di mia nonna scomparsa nel 2001) ed ero spaventata per i miei ricci, per lo sport che amavo e che dopo sei anni avrei dovuto lasciare perchè mi dissero che sarei stata davvero tanto stanca... mi parlarono dei ricoveri settimanali obbligatori ( e intanto pensavo alla sempre più vicina estate e a me che probabilmente sarei dovuta stare a Monza tutto il tempo.. cosa che per fortuna non fu del tutto cosi) mi dissero che avrei finito a novembre e mentre pensavo   che eravamo solo ad aprile mi sentivo male.

poi i mesi passarono, le complicazioni si fecero molte di più d' una semplice stanchezza, nausea ed alopecia come avevano tentato di raccontarmi quel giorno di aprile, eppure oggi sono qui. due anni dopo a chiedermi: ma come caspita ho fatto ad affrontare tutto questo?" come facevo ad essere tanto forte dentro, proprio io che odiavo gli aghi, i prelievi e le procedure più invasive.? come facevo ad  affrontare  il dolore fisico e morale con cosi tanto  coraggio.. io, che avevo appena 16 anni.?
adesso, a distanza di due anni me ne rendo davvero conto. è stato grazie a me stessa e alla mia forza, si, ma anche e soprattutto a chi ha avuto la forza e l'impegno di starmi accanto nei mesi più brutti. quando odiavo tutti, avevo l'umore sotto i piedi,  avevo fame  a causa del cortisone e la mia vita era divisa tra casa ed ospedale.
un grazie speciale va alla mia famiglia, alle mie migliori amiche, ai medici, alle infermiere/i ed alle associazioni che si impegnano costantemente a mantenere il sorriso dei bambini/ ragazzi con iniziative sempre più entusiasmanti.
un grazie speciale va a tutti loro. perchè se oggi sono già  1 e  1/2 in meno al  traguardo dei fatidici 5 anni è solo merito di queste fantastiche persone e della voglia di  vivere e di lottare che ogni giorno mi hanno trasmesso.



ps: ho precedentemente pianificato questo nuovo post in modo che voi possiate vederlo oggi stesso anche se io sono in America da qualche giorno...un grande saluto da New York!!!
Debora

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