il primo post che ho scritto tempo fa sugli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia parlava in modo molto generale della mia esperienza in poco più di 6 mesi di cure per cui ho deciso di scrivere una serie di post dove parlare in modo un po' più dettagliato di tutto quello che i diversi farmaci e le diverse cure hanno provocato nel mio organismo.
parto con il presupposto che io ho effettuato 6 cicli di chemioterapia ABVD che tra tutte è forse quella un po' meno tossica; anche a livello di fertilità.
l'acronimo ABVD è la sigla dei principali farmaci ( ma non gli unici aimè!) utilizzati durante le infusioni o le iniezioni in regime di DH ovvero l'ardiamicina, la bleomicina, la vincristina, la decarbazina.
l'adriamicina è quella che più comunemente chiamiamo con il nome di "chemio rossa" proprio perché il farmaco assume questo colore strano che tende a colorare il tubicino della flebo di rosa/ arancione appena inizia l'infusione ed è quella che tra tutte mi causava più problemi sia a livello di nausea ( come ho già raccontato qui http://ilbuiodellanotte.blogspot.it/2013/01/cinv.html ) sia proprio a livello di stanchezza, spossatezza e diminuzione dell'efficienza del midollo osseo che produceva un numero sempre minore di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine aumentando maggiormente il rischio di contrarre infezioni, di dover fare trasfusioni di sangue a causa dell'anemia, e di poter avere emorragie se le piastrine erano troppo basse.
la vincristina e la decarbazina non mi causavano grossi problemi se non dei frequenti tremori alle mani e una notevole diminuzione dei riflessi da parte della vincristina.
spesso facevo fatica a scrivere con una penna perché la mano tremava e non era sufficientemente ferma oppure facevo fatica a salire le scale( più il farmaco si accumulava nel sangue e più odiavo qualsiasi tipo di gradino... durante gli ultimi cicli optavo per l'ascensore praticamente sempre.. e se dovevo salire sul pullman o sul marciapiede erano cavoli amari!)
la bleomicina è un farmaco che non mi dava effetti collaterali immediatamente percepibili come la nausea o i tremori o ancora la stanchezza ma a lungo andare, mano a mano che si accumula nel sangue, provoca tossicità ai polmoni causando possibile fatica a respirare.
questo effetto collaterale della bleomicina per quanto riguarda la mia esperienza, si è fatto sentire fino circa 1 anno dopo la fine delle terapie soprattutto quando mi trovavo sotto sforzo.
se camminavo a passo sostenuto, se semplicemente facevo 3 piani di scale per raggiungere la mia classe a scuola o se correvo i 1000 metri durante l'ora di ed. fisica; dopo pochi passi mi sentivo costretta a fermarmi e riprendere fiato perché mi sembrava di aver fatto una maratona.
probabilmente il mix tra bleomicina per 5 mesi endovena e i raggi della radioterapia al mediastino, è stato un cocktail che ha influito molto, tanto è vero che, un po' per la prassi e un po' per il fastidio che provavo, i medici dell'ematologia hanno deciso di farmi fare la spirometria una volta l'anno.
è un esame che dovrebbe ( e dico dovrebbe perché spesso le assistenti inveiscono contro di noi, poveri pazienti, perché secondo loro non siamo in grado di soffiare in modo decente all'interno di uno stupido tubicino) capire attraverso il respiro, la funzionalità dei polmoni.
il fastidio che ho provato mi ha creato un po' di problemi soprattutto a scuola quando nell'ora di ed fisica mi sentivo costretta a fermarmi di continuo durante i 1000 metri o una corsa più tranquilla perché mi sentivo come se stessi respirando con un solo polmone... come se avessi poca aria.
per fortuna sono già 4/5 mesi che questo fastidio sembra si stia attenuando... e dalla spirometria programmata per settembre, spero di noti un miglioramento!
oltre a questo cocktail di farmaci micidiali, la prima terapia di ogni ciclo era con ciclofosfamide e sempre bleomicina, vimblastina ecc...
ecco, con la prima terapia di ogni ciclo non stavo particolarmente male anche se questo senso di malessere che sembravo non provare con il ciclofosfamide era solo apparente.
non stavo male a livello fisico ma quando facevo la terapia in dh ero costantemente, per 8 ore, attaccata alla sacca di liquidi per fare in modo che anche i reni e la vescica fossero più protetti.( questo tipo di farmaco è particolarmente tossico per i reni e la vescica)
non per niente quando tornavo a casa le infermiere mi raccomandavano di bere, bere, bere, bere.
non è stato semplice all'inizio ma poi, mano a mano che avanzava l'estate mi veniva anche naturale...
parlando a livello più generale, ogni volta che facevo chemio avevo l'umore alterato e piangevo, ridevo, ero incazzata... insomma, non si sapeva che cosa ci si poteva aspettare da me.
oltre a questo poi, avevo i ritmi del sonno scombussolati. non riuscivo a dormire bene e mi svegliavo quasi ogni ora. se ripenso a quel periodo mi viene l'ansia! e pensare che sono sempre stata un piccolo ghiro!
..................continua.........
parto con il presupposto che io ho effettuato 6 cicli di chemioterapia ABVD che tra tutte è forse quella un po' meno tossica; anche a livello di fertilità.
l'acronimo ABVD è la sigla dei principali farmaci ( ma non gli unici aimè!) utilizzati durante le infusioni o le iniezioni in regime di DH ovvero l'ardiamicina, la bleomicina, la vincristina, la decarbazina.
l'adriamicina è quella che più comunemente chiamiamo con il nome di "chemio rossa" proprio perché il farmaco assume questo colore strano che tende a colorare il tubicino della flebo di rosa/ arancione appena inizia l'infusione ed è quella che tra tutte mi causava più problemi sia a livello di nausea ( come ho già raccontato qui http://ilbuiodellanotte.blogspot.it/2013/01/cinv.html ) sia proprio a livello di stanchezza, spossatezza e diminuzione dell'efficienza del midollo osseo che produceva un numero sempre minore di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine aumentando maggiormente il rischio di contrarre infezioni, di dover fare trasfusioni di sangue a causa dell'anemia, e di poter avere emorragie se le piastrine erano troppo basse.
la vincristina e la decarbazina non mi causavano grossi problemi se non dei frequenti tremori alle mani e una notevole diminuzione dei riflessi da parte della vincristina.
spesso facevo fatica a scrivere con una penna perché la mano tremava e non era sufficientemente ferma oppure facevo fatica a salire le scale( più il farmaco si accumulava nel sangue e più odiavo qualsiasi tipo di gradino... durante gli ultimi cicli optavo per l'ascensore praticamente sempre.. e se dovevo salire sul pullman o sul marciapiede erano cavoli amari!)
la bleomicina è un farmaco che non mi dava effetti collaterali immediatamente percepibili come la nausea o i tremori o ancora la stanchezza ma a lungo andare, mano a mano che si accumula nel sangue, provoca tossicità ai polmoni causando possibile fatica a respirare.
questo effetto collaterale della bleomicina per quanto riguarda la mia esperienza, si è fatto sentire fino circa 1 anno dopo la fine delle terapie soprattutto quando mi trovavo sotto sforzo.
se camminavo a passo sostenuto, se semplicemente facevo 3 piani di scale per raggiungere la mia classe a scuola o se correvo i 1000 metri durante l'ora di ed. fisica; dopo pochi passi mi sentivo costretta a fermarmi e riprendere fiato perché mi sembrava di aver fatto una maratona.
probabilmente il mix tra bleomicina per 5 mesi endovena e i raggi della radioterapia al mediastino, è stato un cocktail che ha influito molto, tanto è vero che, un po' per la prassi e un po' per il fastidio che provavo, i medici dell'ematologia hanno deciso di farmi fare la spirometria una volta l'anno.
è un esame che dovrebbe ( e dico dovrebbe perché spesso le assistenti inveiscono contro di noi, poveri pazienti, perché secondo loro non siamo in grado di soffiare in modo decente all'interno di uno stupido tubicino) capire attraverso il respiro, la funzionalità dei polmoni.
il fastidio che ho provato mi ha creato un po' di problemi soprattutto a scuola quando nell'ora di ed fisica mi sentivo costretta a fermarmi di continuo durante i 1000 metri o una corsa più tranquilla perché mi sentivo come se stessi respirando con un solo polmone... come se avessi poca aria.
per fortuna sono già 4/5 mesi che questo fastidio sembra si stia attenuando... e dalla spirometria programmata per settembre, spero di noti un miglioramento!
oltre a questo cocktail di farmaci micidiali, la prima terapia di ogni ciclo era con ciclofosfamide e sempre bleomicina, vimblastina ecc...
ecco, con la prima terapia di ogni ciclo non stavo particolarmente male anche se questo senso di malessere che sembravo non provare con il ciclofosfamide era solo apparente.
non stavo male a livello fisico ma quando facevo la terapia in dh ero costantemente, per 8 ore, attaccata alla sacca di liquidi per fare in modo che anche i reni e la vescica fossero più protetti.( questo tipo di farmaco è particolarmente tossico per i reni e la vescica)
non per niente quando tornavo a casa le infermiere mi raccomandavano di bere, bere, bere, bere.
non è stato semplice all'inizio ma poi, mano a mano che avanzava l'estate mi veniva anche naturale...
parlando a livello più generale, ogni volta che facevo chemio avevo l'umore alterato e piangevo, ridevo, ero incazzata... insomma, non si sapeva che cosa ci si poteva aspettare da me.
oltre a questo poi, avevo i ritmi del sonno scombussolati. non riuscivo a dormire bene e mi svegliavo quasi ogni ora. se ripenso a quel periodo mi viene l'ansia! e pensare che sono sempre stata un piccolo ghiro!
..................continua.........
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