mi sono accorta che è tanto tempo ormai che non proseguo più con quella serie di post legati ai problemi/ effetti collaterali della chemioterapia e radioterapia per cui, ora che sono tornata dalle vacanze e sono rientrata a pieno ritmo a fare la blogger, vi voglio parlare di un argomento che è piuttosto difficile da trattare perché delicato e personale: la sterilità legata alle terapie.
qualche tempo fa ho letto un post della mia amica-blogger di ottanta passi verso l'infinito e vi invito a leggerlo innanzitutto per capire bene le premesse che io non starò a ridire perchè secondo me lei le descrive alla perfezione ma anche per leggere la sua esperienza e capire quello a cui purtroppo noi donne possiamo andare incontro dopo ma anche durante come nel mio caso, le terapie anti cancro. http://ottantapassi.blogspot.it/2013/03/sterilita-e-problemi-endocrinologici.html
ecco io vorrei raccontarvi la mia di esperienza:
quando ho cominciato a fare chemio le dottoresse non mi avevano informata bene su quello a cui potevo andare incontro durante le cure. mi avevano chiesto se prendevo la pillola contraccettiva o cose simili ma non mi hanno mai detto i reali rischi che potevo correre a causa della chemio.
questi rischi sono soprattutto la sterilità perché purtroppo noi donne, al contrario degli uomini, abbiamo una risorsa limitata di ovuli che se attaccati da sostanze in grado di distruggere anche le cellule più sane, possono finire del tutto e indurre la donna in menopausa precoce.
io devo essere sincera, fortunatamente ho avuto a che fare con un regime poli-chemioterapico dei meno dannosi a livello di fertilità. ma non per questo non ho avuto problemi di nessun genere..
dal terzo ciclo di chemio infatti il ciclo mestruale ha cominciato a sparire del tutto e benché fossi contenta di avere una scocciatura in meno durante il periodo di cure, ( diciamoci la verità, fare chemio, stare male e avere pure le mestruazioni non è che sia proprio un bel mix!) ero comunque preoccupata per quello che sarebbe potuto accadere dopo.
per mia fortuna, finiti i cicli di chemio, nell'ottobre del 2011, sembrava quasi che i miei ormoni avessero ricominciato a funzionare come si deve facendomi sentire molto più sollevata e tranquilla.
la cosa che in realtà non sapevo è che qualche mese dopo, complice probabilmente lo stress che ho sentito subito dopo essere tornata "alla normalità", complice la "depressione" che ho avuto per tutti quei mesi, complice forse anche il corpo che ancora doveva riabituarsi ai ritmi biologici normali, io sono stata per la bellezza di 10 mesi senza ciclo mestruale.
ero preoccupata perché mi sentivo gonfia non poco, il seno mi faceva male, insomma chi è donna potrà comprendere tutti quei sintomi che percepiamo prima dell'arrivo del ciclo solo che a me non arrivava mai.
in ospedale, dopo la bellezza di svariati controlli finalmente si sono decisi a farmi un bel prelievo di sangue ( come se non ne facessi abbastanza) per controllare l'andamento degli ormoni sessuali e con mio ENORME e questo ve lo posso garantire, sollievo, hanno scoperto che per fortuna, era tutto nella norma e che se dopo qualche mese non si fosse dovuto presentare il ciclo, avrebbero provveduto a regolarizzarlo attraverso l'assunzione della pillola.
devo dire che, grazie a quale santo non lo so, qualche mese dopo il mio corpo si è deciso a regolarizzarsi e i miei ormoni non hanno mai più fatto i capricci ( fino ad ora.. ma non lo dico troppo perché non si sa mai).
anche la radioterapia so che purtroppo può portare alla sterilità della donna. per esempio una mia "compagna di avventure" aveva il linfoma localizzato anche nei linfonodi che si trovano vicino alle ovaie e prima di sottoporsi alla radioterapia ha dovuto fare un'operazione per spostare l'ovaio per non dico eliminare ma quanto meno ridurre il rischio di non poter avere figli in futuro a causa dei raggi che distruggono il tumore.
la cosa secondo me davvero devastante, anche per una ragazza di 16/17 anni ( l'età che avevo io quando ero malata) è essere consapevole di non poter avere figli.
insomma, noi donne siamo nate per fare le madri e sapere che non si è in grado di poter procreare è davvero brutto.. insomma non credo che me ne sarei mai fatta una ragione se il cancro mi avesse strappato la possibilità di avere dei figli. si, sarei stata viva come adesso, sarei stata bene, avrei avuto coscienza del fatto che ho ancora un futuro grazie a Dio ma a che prezzo?
io dico questo ritenendomi fortunata ma ammetto che quando penso al mio futuro, so di avere almeno la possibilità di avere figli ma non escludo che anche dopo anni potrei sempre riscontrare qualche problema. in poche parole magari potrei impiegarci un po' a diventare madre ma dopotutto, credo che la difficoltà più grande di tutte l'abbia già superata. e avevo appena 16 anni.
qualche tempo fa ho letto un post della mia amica-blogger di ottanta passi verso l'infinito e vi invito a leggerlo innanzitutto per capire bene le premesse che io non starò a ridire perchè secondo me lei le descrive alla perfezione ma anche per leggere la sua esperienza e capire quello a cui purtroppo noi donne possiamo andare incontro dopo ma anche durante come nel mio caso, le terapie anti cancro. http://ottantapassi.blogspot.it/2013/03/sterilita-e-problemi-endocrinologici.html
ecco io vorrei raccontarvi la mia di esperienza:
quando ho cominciato a fare chemio le dottoresse non mi avevano informata bene su quello a cui potevo andare incontro durante le cure. mi avevano chiesto se prendevo la pillola contraccettiva o cose simili ma non mi hanno mai detto i reali rischi che potevo correre a causa della chemio.
questi rischi sono soprattutto la sterilità perché purtroppo noi donne, al contrario degli uomini, abbiamo una risorsa limitata di ovuli che se attaccati da sostanze in grado di distruggere anche le cellule più sane, possono finire del tutto e indurre la donna in menopausa precoce.
io devo essere sincera, fortunatamente ho avuto a che fare con un regime poli-chemioterapico dei meno dannosi a livello di fertilità. ma non per questo non ho avuto problemi di nessun genere..
dal terzo ciclo di chemio infatti il ciclo mestruale ha cominciato a sparire del tutto e benché fossi contenta di avere una scocciatura in meno durante il periodo di cure, ( diciamoci la verità, fare chemio, stare male e avere pure le mestruazioni non è che sia proprio un bel mix!) ero comunque preoccupata per quello che sarebbe potuto accadere dopo.
per mia fortuna, finiti i cicli di chemio, nell'ottobre del 2011, sembrava quasi che i miei ormoni avessero ricominciato a funzionare come si deve facendomi sentire molto più sollevata e tranquilla.
la cosa che in realtà non sapevo è che qualche mese dopo, complice probabilmente lo stress che ho sentito subito dopo essere tornata "alla normalità", complice la "depressione" che ho avuto per tutti quei mesi, complice forse anche il corpo che ancora doveva riabituarsi ai ritmi biologici normali, io sono stata per la bellezza di 10 mesi senza ciclo mestruale.
ero preoccupata perché mi sentivo gonfia non poco, il seno mi faceva male, insomma chi è donna potrà comprendere tutti quei sintomi che percepiamo prima dell'arrivo del ciclo solo che a me non arrivava mai.
in ospedale, dopo la bellezza di svariati controlli finalmente si sono decisi a farmi un bel prelievo di sangue ( come se non ne facessi abbastanza) per controllare l'andamento degli ormoni sessuali e con mio ENORME e questo ve lo posso garantire, sollievo, hanno scoperto che per fortuna, era tutto nella norma e che se dopo qualche mese non si fosse dovuto presentare il ciclo, avrebbero provveduto a regolarizzarlo attraverso l'assunzione della pillola.
devo dire che, grazie a quale santo non lo so, qualche mese dopo il mio corpo si è deciso a regolarizzarsi e i miei ormoni non hanno mai più fatto i capricci ( fino ad ora.. ma non lo dico troppo perché non si sa mai).
anche la radioterapia so che purtroppo può portare alla sterilità della donna. per esempio una mia "compagna di avventure" aveva il linfoma localizzato anche nei linfonodi che si trovano vicino alle ovaie e prima di sottoporsi alla radioterapia ha dovuto fare un'operazione per spostare l'ovaio per non dico eliminare ma quanto meno ridurre il rischio di non poter avere figli in futuro a causa dei raggi che distruggono il tumore.
la cosa secondo me davvero devastante, anche per una ragazza di 16/17 anni ( l'età che avevo io quando ero malata) è essere consapevole di non poter avere figli.
insomma, noi donne siamo nate per fare le madri e sapere che non si è in grado di poter procreare è davvero brutto.. insomma non credo che me ne sarei mai fatta una ragione se il cancro mi avesse strappato la possibilità di avere dei figli. si, sarei stata viva come adesso, sarei stata bene, avrei avuto coscienza del fatto che ho ancora un futuro grazie a Dio ma a che prezzo?
io dico questo ritenendomi fortunata ma ammetto che quando penso al mio futuro, so di avere almeno la possibilità di avere figli ma non escludo che anche dopo anni potrei sempre riscontrare qualche problema. in poche parole magari potrei impiegarci un po' a diventare madre ma dopotutto, credo che la difficoltà più grande di tutte l'abbia già superata. e avevo appena 16 anni.
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