visto che ad ogni cambio di stagione non mi faccio mai mancare nulla, in questi giorni ho preso l'influenza con conseguenti giornate passate sotto la coperta con il raffreddore, la nausea ed un mal di testa atroce.
per carità, ormai mi sono rassegnata al fatto di essere piuttosto malandata quando mi ci metto ma cavolo, è solo settembre e già sto male.
la cosa che poi odio di quando sono costretta a stare a casa a cause dell'influenza è quello stato semi depressivo nel quale cado puntualmente.
non prendetemi per pazza, ci ho lavorato molto e va anche meglio adesso ma siccome il cervello in questo senso sa essere molto potente e giocare brutti scherzi, ( come avevo raccontato sotto un altro punto di vista qui http://ilbuiodellanotte.blogspot.it/2012/05/sapori-e-odori-che-tornano.html) spesso mi ritrovo, quando ho la nausea soprattutto, a piangere.
è inutile che spieghi che in tutti quei mesi di malattia sono stata talmente male che anche a distanza di due anni, quando ricapita, automaticamente penso a quel periodo.
non vi so spiegare perchè, alcuni dicono che sono rimasta ancora troppo "attaccata" alla malattia, altri dicono che non è poi cosi strano, altri semplicemente non capiscono.
per quanto mi riguarda, credo che è stata una situazione talmente brutta e traumatica, soprattutto per la mia età, che è difficile non pensarci, a maggior ragione quando magari si sta male.
infondo, se ci pensate, la cosa più brutta e più nitida che un ex malato di cancro può ricordare di quel periodo, è proprio la nausea e lo star male.
non so nemmeno io spiegarvi perchè mi accada questo, insomma, a distanza di due anni sono rare le volte in cui ancora tiro in ballo la malattia e ne parlo perchè grazie a Dio ora la normalità prevale ( salvo alcuni casi e alcune situazioni) eppure devo lavorarci ancora molto.. ogni volta mi ripeto: " Debora, è solo influenza, pensa a quando stavi male davvero!" e allora, piano piano mi calmo.
in questi giorni, comportandomi cosi faccio forse preoccupare anche un po' le persone alle quali voglio bene.. per esempio il mio fidanzato mi ha più volte espresso la sua preoccupazione per la mia salute.
conoscendomi da poco e non avendo intrapreso insieme a me il cammino della malattia, è normale che sia preoccupato e che faccia spesso tante domande perchè ha voglia di capire quello che ho passato e che sto passando ora.
a me questa cosa fa un enorme piacere perchè secondo me non c'è cosa più bella che voler "entrare" per cosi dire nel passato di una persona alla quale si vuole bene per capire quello che ha passato e come sta ora.
beh, non c'è ragione di preoccuparsi troppo però. è vero, diciamo che non ho avuto proprio la varicella ma non dimentichiamo che grazie a Dio il mio tumore è uno dei più curabili e guaribili per cui io sono sempre stata molto ottimista e a maggior ragione lo sono ora che sono passati quasi due anni dallo stop.
è normale preoccuparsi per chi si ama, questo lo capisco, ma proprio grazie a Dio non ce ne è pi il motivo.
per carità, ormai mi sono rassegnata al fatto di essere piuttosto malandata quando mi ci metto ma cavolo, è solo settembre e già sto male.
la cosa che poi odio di quando sono costretta a stare a casa a cause dell'influenza è quello stato semi depressivo nel quale cado puntualmente.
non prendetemi per pazza, ci ho lavorato molto e va anche meglio adesso ma siccome il cervello in questo senso sa essere molto potente e giocare brutti scherzi, ( come avevo raccontato sotto un altro punto di vista qui http://ilbuiodellanotte.blogspot.it/2012/05/sapori-e-odori-che-tornano.html) spesso mi ritrovo, quando ho la nausea soprattutto, a piangere.
è inutile che spieghi che in tutti quei mesi di malattia sono stata talmente male che anche a distanza di due anni, quando ricapita, automaticamente penso a quel periodo.
non vi so spiegare perchè, alcuni dicono che sono rimasta ancora troppo "attaccata" alla malattia, altri dicono che non è poi cosi strano, altri semplicemente non capiscono.
per quanto mi riguarda, credo che è stata una situazione talmente brutta e traumatica, soprattutto per la mia età, che è difficile non pensarci, a maggior ragione quando magari si sta male.
infondo, se ci pensate, la cosa più brutta e più nitida che un ex malato di cancro può ricordare di quel periodo, è proprio la nausea e lo star male.
non so nemmeno io spiegarvi perchè mi accada questo, insomma, a distanza di due anni sono rare le volte in cui ancora tiro in ballo la malattia e ne parlo perchè grazie a Dio ora la normalità prevale ( salvo alcuni casi e alcune situazioni) eppure devo lavorarci ancora molto.. ogni volta mi ripeto: " Debora, è solo influenza, pensa a quando stavi male davvero!" e allora, piano piano mi calmo.
in questi giorni, comportandomi cosi faccio forse preoccupare anche un po' le persone alle quali voglio bene.. per esempio il mio fidanzato mi ha più volte espresso la sua preoccupazione per la mia salute.
conoscendomi da poco e non avendo intrapreso insieme a me il cammino della malattia, è normale che sia preoccupato e che faccia spesso tante domande perchè ha voglia di capire quello che ho passato e che sto passando ora.
a me questa cosa fa un enorme piacere perchè secondo me non c'è cosa più bella che voler "entrare" per cosi dire nel passato di una persona alla quale si vuole bene per capire quello che ha passato e come sta ora.
beh, non c'è ragione di preoccuparsi troppo però. è vero, diciamo che non ho avuto proprio la varicella ma non dimentichiamo che grazie a Dio il mio tumore è uno dei più curabili e guaribili per cui io sono sempre stata molto ottimista e a maggior ragione lo sono ora che sono passati quasi due anni dallo stop.
è normale preoccuparsi per chi si ama, questo lo capisco, ma proprio grazie a Dio non ce ne è pi il motivo.
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